Malattie professionali gestione e denuncia Siria Srl

Prevenzione, diagnosi e gestione delle malattie professionali

“La malattia professionale è una patologia la cui causa agisce lentamente e progressivamente sull’organismo (causa diluita e non causa violenta e concentrata nel tempo). La stessa causa deve essere diretta ed efficiente, cioè in grado di produrre l’infermità in modo esclusivo o prevalente. Le malattie devono essere contratte nell’esercizio e a causa delle lavorazioni rischiose.”

La diagnosi tempestiva e la gestione corretta di tali malattie sono fondamentali per garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori.
L’esposizione può essere di natura chimica, fisica, biologica o ergonomica. Esempi comuni di malattie professionali includono la silicosi causata dall’inalazione di polvere di silicio, la dermatite da contatto dovuta all’esposizione a sostanze chimiche e la sindrome del tunnel carpale risultante da movimenti ripetitivi, l’ipoacusia per esposizione al rumore.

Normalmente è il medico competente che, supportato dall’esito di specifici accertamenti, si accorge che si accorge della malattia professionale.
Il Medico Competente dopo aver visitato il lavoratore predispone e consegna il certificato di malattia professionale al lavoratore che deve poi consegnarlo al proprio datore di lavoro entro i 15 giorni successivi alla dichiarazione ufficiale della patologia.
Il Datore di lavoro poi, entro 5 giorni dal ricevimento del certificato medico di malattia professionale, deve comunicare all’Inail di aver ricevuto la denuncia di patologia professionale.

Il Medico Competente ha inoltre l’obbligo di:

  • inviare il primo certificato medico di malattia professionale all’INAIL
  • denunciare la malattia professionale all’Ufficiale di Polizia Giudiziaria della ASL di competenza territoriale, il quale, a sua volta è obbligato a trasmettere il referto all’Autorità Giudiziaria

L’INAIL ha il compito di certificare o meno la presenza della malattia professionale: il lavoratore viene convocato nella sede Inail di competenza territoriale per essere sottoposto a visita medica.
Accertata l’esistenza di un danno biologico e riconosciuta la malattia professionale il lavoratore incomincerà a percepire un’indennità economica.
Se invece la malattia non viene riconosciuta dall’INAIL il lavoratore ha diritto, entro 3 anni a fare ricorso. Il ricorso prevede che il lavoratore venga sottoposto a visita collegiale alla presenza del medico curante e del medico dell’INAIL e le spese sono a carico del lavoratore.

L’INAIL ha predisposto un’ulteriore suddivisione delle malattie professionali in 2 tabelle:

  • Malattie professionali tabellate per le quali non c’è bisogno che il lavoratore dimostri la causa.
  • Malattie professionali non tabellate, che prevedono che il lavoratore dimostri la causa professionale.

LE 3 CATEGORIE DI MALATTIA PROFESSIONALE
Successivamente con il DM del 27/04/2004 si è pensato di raggruppare le malattie professionali in 3 categorie secondo il seguente schema:

  1. Origine lavorativa elevata
  2. Origine lavorativa di limitata probabilità
  3. Origine lavorativa possibile

Indennità

L’indennità di malattia professionale è così suddivisa.
Il datore di lavoro deve corrispondere:

  • il 100% della retribuzione per la giornata in cui si manifesta la malattia professionale, se quest’ultima ha causato astensione dal lavoro;
  • il 60% della retribuzione per i successivi 3 giorni, più  l’eventuale trattamento integrativo previsto dal contratto di lavoro del settore di appartenenza dei vari livelli.

L’Inail deve corrispondere:

  • l’indennità del 60% della retribuzione giornaliera dal 4° giorno successivo a quello in cui si è manifestata la malattia professionale fino al 90° giorno;
  • il 75% della retribuzione dal 91° giorno e fino a guarigione clinica.

L’indennità viene calcolata sulla retribuzione percepita dal dipendente prima di effettuare la denuncia. In caso di danno biologico si percepirà un indennizzo Inail tarato sulla base della percentuale di danno biologico.
A seconda della patologia, oltre al compenso in denaro, le cosiddette Prestazioni Inail coprono anche:

  • Cure ambulatoriali;
  • Cure termali e soggiorni climatici;
  • Fornitura di protesi, ortesi e presidi;
  • Assegni per assistenza personale continuativa.

Denunce di malattie professionali nel 2024

Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nel 2024 sono state 88.499, 15.745 in più rispetto allo stesso periodo del 2023 (+21,6%). L’aumento è del 45,6% sul 2022, del 60,1% sul 2021, del 96,6% sul 2020, del 44,3% sul 2019.
I dati rilevati a dicembre di ciascun anno mostrano incrementi delle patologie denunciate nelle gestioni Industria e servizi (+21,7%, da 60.591 a 73.723 casi), Agricoltura (+22,0%, da 11.500 a 14.026) e conto Stato (+13,1%, da 663 a 750). L’aumento interessa il Sud (+28,9%), le Isole (+28,3%), il Nord-Ovest (+19,1%), il Centro (+18,9%) e il Nord-Est (+15,2%).
In ottica di genere si rilevano 11.770 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori, da 53.607 a 65.377 (+22,0%), e 3.975 in più per le lavoratrici, da 19.147 a 23.122 (+20,8%). L’aumento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani, passate da 66.735 a 80.847 (+21,1%), sia quelle degli stranieri, da 6.019 a 7.652 (+27,1%).
Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nel 2024, le prime tre tipologie di malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio.

Analisi della numerosità delle malattie professionali
Dati rilevati al 31 dicembre 2024

Conclusioni

Le malattie professionali rappresentano una sfida significativa per la salute pubblica e la sicurezza sul lavoro. Il ruolo del medico competente è fondamentale nella prevenzione, diagnosi e gestione di queste patologie.
L’aggiornamento normativo introdotto dal Decreto 15 novembre 2023 riflette l’evoluzione del mondo del lavoro e l’importanza di proteggere i lavoratori da rischi emergenti.
È essenziale che tutte le parti coinvolte – medici competenti, datori di lavoro e lavoratori – collaborino attivamente per garantire un ambiente di lavoro sicuro e salutare.

FONTE: Inail

Commenti disabilitati