Con l’arrivo della primavera, il ritorno del verde e la fioritura delle piante, si rinnova anche un problema sempre più rilevante per la salute dei lavoratori: le allergie da pollini.
L’INAIL, attraverso la pubblicazione del manuale informativo “Allergie da pollini: esposizione in ambito occupazionale” (2024), porta all’attenzione un rischio spesso trascurato ma in forte aumento, sia per frequenza che per impatto sanitario e organizzativo.
I pollini come fattore di rischio professionale
Tradizionalmente, l’esposizione ai pollini viene considerata una problematica “stagionale” e “individuale”. Tuttavia, per molte attività lavorative, soprattutto quelle svolte all’aperto, si configura come un vero e proprio rischio professionale.
Chi è maggiormente esposto?
- Operatori del settore agricolo e forestale
Giardinieri, vivaisti e addetti alla manutenzione del verde urbano - Operai edili e lavoratori in cantieri scoperti
- Addetti alla raccolta rifiuti e pulizia stradale
- Personale tecnico che opera in impianti outdoor o su tetti, coperture, linee elettriche
- Lavoratori in ambienti indoor non filtrati, o contaminati da pollini portati dall’esterno (es. magazzini, laboratori, officine aperte)
Sintomi e patologie correlate
I pollini, in quanto biocontaminanti aerodispersi, possono causare:
- Rinite allergica
- Congiuntivite
- Asma bronchiale
- Orticaria e dermatiti
- Cross-reattività alimentari (in particolare con frutta, verdura, frutta a guscio)
- Aggravamento di patologie respiratorie preesistenti)
In casi gravi, l’esposizione può indurre fenomeni acuti come il thunderstorm asthma (asma da temporale), che si manifesta con crisi respiratorie improvvise legate a particolari condizioni meteo.
Esposizione e co-fattori
Il documento INAIL evidenzia che l’intensità e la durata dell’esposizione a pollini possono variare in funzione di:
- Periodo stagionale e tipo di specie botanica dominante
- Attività lavorativa svolta e orari di lavoro
- Presenza di altri agenti aerodispersi (polveri, spore, sostanze chimiche irritanti)
- Condizioni microclimatiche (umidità, vento, alte temperature)
- Inquinanti atmosferici (es. particolato, ozono), che possono potenziare l’effetto allergenico
Valutazione del rischio e prevenzione
È fondamentale che i Datori di lavoro e gli RSPP considerino l’esposizione a pollini come parte integrante della valutazione dei rischi, ai sensi del D.Lgs. 81/08, soprattutto in presenza di:
- Lavoratori sensibili o già allergici
- Mansioni all’aperto o in ambienti polverosi
- Lavorazioni stagionali o legate a presenza di vegetazione spontanea
Le misure preventive raccomandate includono:
- Pianificazione delle attività in base ai bollettini pollinici
- Uso di dispositivi di protezione individuale (DPI) come mascherine FFP2/FFP3 e occhiali protettivi
- Limitazione dell’accesso alle aree verdi durante i picchi pollinici
- Pulizia frequente degli abiti da lavoro e delle superfici
- Monitoraggio sanitario dei lavoratori sensibili
- Installazione di sistemi di filtraggio e ventilazione adeguati negli ambienti chiusi
Sorveglianza sanitaria e idoneità
Il medico competente, nell’ambito della sorveglianza sanitaria, deve valutare attentamente:
- La presenza di sensibilizzazioni allergiche già note
- L’insorgenza di sintomi correlabili all’attività lavorativa
- L’idoneità alla mansione con eventuali limitazioni temporanee o definitive
In alcuni casi, potrebbe essere utile il coinvolgimento dell’allergologo o la prescrizione di test specifici (RAST, prick test, test di funzionalità respiratoria).
Impatto organizzativo ed economico
L’allergia da pollini comporta non solo disagi personali ma anche:
- Aumento dell’assenteismo
- Calo della produttività
- Maggior rischio di infortuni (per distrazione, stanchezza, uso di antistaminici)
- Difficoltà nella gestione dei turni stagionali o delle attività outdoor
Investire nella prevenzione è quindi vantaggioso anche dal punto di vista gestionale.
Conclusioni
Il manuale INAIL rappresenta una guida aggiornata, scientificamente fondata e ricca di spunti pratici per affrontare un tema di crescente attualità.
In SIRIA Srl, supportiamo aziende, RSPP e medici competenti nell’integrare le valutazioni ambientali, la formazione e la sorveglianza sanitaria anche per rischi biologici meno “visibili” ma non meno rilevanti, come le allergie da pollini.
Scarica il manuale in pdf: “Allergie da pollini: esposizione in ambito occupazionale“
Fonte: INAIL